«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

lunedì 2 luglio 2012

Baselga di Piné. Bastone con il navigatore l’aiuto per gli ipovedenti

Gli ipovedenti e i ciechi, grazie all’intuizione dell’architetto Vito Panni di Baselga di Piné, ma anche alla collaborazione di tante altre persone, potranno tra non molto spostarsi con sufficiente tranquillità da soli, aiutandosi con il nuovo bastone elettronico dotato di un sistema di navigazione.
Il prototipo, il IV finora, progettato e studiato dall’ingegner Piero De Gasperi ha ritirato, in questi giorni a Milano, al Museo della Scienza e della tecnologia, il primo premio “Lifeability” per innovazioni tecnologiche rivolte al sociale, istituito dal Lyons Club Italiano, sbaragliando altri 153 progetti presentati nelle varie categorie.. L’idea di un nuovo bastone, perché esiste già sul mercato il Bel francese un prodotto piuttosto costoso e con delle rigidità, è nata in Panni alcuni anni fa ed è piaciuta subito a molti. Ha trovato un primo importante supporto, anche finanziario, nell’Associazione S’ciap che organizzando la settimana del Dragon Festival, sul lago della Serraia, ha sostenuto e reso visibile questo interessante progetto che renderà meno pesante una grande disabilità. In seguito, presentato, tra dieci progetti, nel concorso di Cuore Solidale istituito dalla Cassa Rurale Pinetana, Fornace e Seregnano è stato il più votato dai soci ed ha vinto il primo premio. «A questo punto era necessario attivarsi al più presto - dice Panni, - e trovare un progettista. All’inizio avevo pensato a un giovane ingegnere ipovedente egli stesso per rendere il bastone non solo un prolungamento della mano ma quasi gli occhi di chi lo porta». Il passa parola e l’entusiasmo hanno contagiato anche i soci del Lyons Club Valsugana i quali sono diventati i padrini del progetto. «Ho incontrato molte persone che si sono date da fare per trovare chi faceva al mio caso, ma nel giro delle nostre conoscenze non abbiamo trovato un ingegnere ipovedente interessato». Hanno incontrato, invece, un neo-laureato l’ingegner meccatronico Piero De Gasperi che si è subito interessato al progetto, studiandolo e migliorandolo con la collaborazione di Giovanni Fedel, un ipovedente che con i suoi consigli e la sua splendida disponibilità ha contribuito alla nuova costruzione. De Gasperi ha così assemblato al bastone bianco convenzionale la componentistica che gli permette di riconoscere ostacoli frontali a diverse distanze oltre a percepire la presenza di buche, dislivelli e, anche, spazi vuoti, come i tombini aperti ed è già stato collaudato con successo da Giovanni. «Il nostro bastone Bel, oltre al costo molto più accessibile», prosegue Vito Panni, «sarà possibile anche plasmarlo sulle singole esigenze perché è stato dotato anche di un sistema di navigazione».
di Giannamaria Sanna
(fonte: Press-In anno IV / n. 1559 - Trentino del 30-06-2012)

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