«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

venerdì 7 giugno 2013

Lecco, flop dei tablet a scuola «Servono solo per la musica»

Un mezzo flop. I tablet arrivati nelle scuole attraverso un finanziamento del Miur sono serviti poco nulla sul fronte della didattica. Per molti studenti sono stati l'occasione per scaricare musica, collegarsi ai social e chattare con gli amici, tutt'altro che finalità didattiche.
Al liceo scientifico Grassi, la vice preside Antonella Gaffuri è chiara.
 «I tablet sono serviti poco niente. Innanzitutto sono arrivati tardi quando già gli studenti avevano acquistato i libri cartacei, l'elenco dei testi integrativi da scaricare era scarso, per di più i tablet hanno delle funzioni molto ridotte e per un indirizzo come il nostro non sono adatti»
Al Parini il preside ammette: «Abbiamo individuato qualche ragazzo che usava i tablet in modo improprio - dice Perrone - quando ce ne siamo accorti lo abbiamo richiamato». E il preside del Fiocchi è sereno: «Lo usano per la musica è vero ma fuori dall'orario scolastico».
Il problema è che lo usano poco o niente per studiare, i libri sono molto meno dispersivi.
(fonte: http://www.laprovinciadilecco.it/)

2 commenti:

Paolo ha detto...

vero tutto ciò ma quando ci chiederemo che tipo di didattica serve coi tablet?

Iacopo ha detto...

Buongiorno,
personalmente credo che l'approccio sia sbagliato. Mi spiego. Se il docente non usa "per suo diletto" lo strumento (PC, Tablet, eReader, ecc.) difficilmente lo usera' fuori dal suo contesto, ovvero nella scuola. Parafrasando e' come se il docente di lettere non leggesse ma dovesse chiedere ai suoi studenti di leggere.