Qui, una volta seduti comodamente su una poltrona e circondati da tanti diversi schermi, affiancati da uno psicologo i bambini dapprima vengono messi a proprio agio con tecniche di rilassamento e poi gradualmente introdotti allo scenario virtuale che si vuol far loro vivere, strutturato in maniera del tutto identica alla realtà. Si impara così a «gestire» una conversazione con la commessa di un negozio, ad attraversare un ponte o a salire su un autobus affollato all’ora di punta, grazie al supporto di un tablet che aiuta a muoversi e ad esplorare.
Per il momento la «Blue Room» è stata testata su nove ragazzi, tutti di età compresa tra i 7 e i 13 anni: i risultati, pubblicati sul rivista Plos One, hanno evidenziato come otto bambini su nove hanno imparato a gestire la situazione che faceva loro più paura. Un traguardo che gli studiosi reputano un punto di partenza importante, considerato il fatto che i ragazzi autistici soffrono di paure in maniera così intensa che spesso loro e i familiari tendono ad evitare situazioni considerate a rischio.
(fonte: Press-In anno VI / n. 1617 - Il Secolo XIX del 05-07-2014)
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