«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

mercoledì 22 luglio 2015

Trieste prima in Italia ad adottare "Pedius", il telefono per non udenti

Il Comune si avvarrà della tecnologia che si basa sul riconoscimento e sulla sintesi vocale, e che sarà operativa attraverso il centro radio della Polizia locale.
Si chiama “Pedius”, ed è un sistema di comunicazione che consente ai non udenti di effettuare telefonate utilizzando le tecnologie di riconoscimento e di sintesi vocale. La prima amministrazione ad adottarlo in Italia è il Comune di Trieste, tramite il centro radio della Polizia locale. L’iniziativa sarà presentata domani da Fabiana Martini, vicesindaco e assessore all’innovazione e alla tecnologia, Laura Famulari, assessore ai servizi a favore delle persone con disabilità, e Francesca Lisjak, presidente della sezione provinciale di Trieste dell’Ente Nazionale Sordi (Ens).
La decisione di adottare il sistema Pedius nasce nel Comune di Trieste dall’analisi dei dati sulla sordità, e il fatto che le statistice indicano come il 60% dei non udenti under 65 utilizzi uno smartphone. Se a questo si aggiunge il fatto che proprio il telefono può rappresentare una “barriera digitale” per i non udenti, dal momento che nella maggior parte dei casi i servizi di emergenza, i call center, gli uffici pubblici sono raggiungibili tramite il telefono, si capisce il valore di questa tecnologia che è in grado di abbattere la barriera. Pedius infatti è in grado di utilizzare le tecnologie di sintesi vocale e di riconoscimento del parlato per trasformare una conversazione scritta in una telefonata in tempo reale.
Pedius conta oggi in Italia su 2.400 utenti registrati, con una crescita mensile media del 16%. Si avvale di una versione per Android e una per iOs, oltre che di quella per Pc che è in via di implementazione. Il sistema è disponibile in Italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. (A.S.)
(fonte: Press-In anno VII / n. 1708 - COR.com del 21-07-2015)

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