Mentre in questi giorni l’estate si fa arroventata per il mondo della scuola, che vede in partenza la raccolta firme per un referendum abrogativo della riforma #laBuonaScuola il sito eBookReader Italia torna sui temi del digitale a scuola con questo “guest post” di Marco Dominici, editor presso Alma Edizioni e autore del libro Il digitale e la scuola italiana.
Il web è pieno di articoli, video e interventi su quanto sia importante per la scuola favorire l’utilizzo del digitale in classe; quello che si dice molto meno è una semplice constatazione che sta però alla base di molti degli errori in cui è facile imbattersi nella realtà didattica di ogni giorno: il semplice uso delle tecnologie non è sufficiente a creare le condizioni ideali perché l’apprendimento ne tragga necessariamente un beneficio. Questo per due ragioni: la prima è che il digitale in sé non indica solo uno strumento, quanto piuttosto un processo cognitivo, un insieme di logiche, dinamiche e spazi di interazione e comunicazione con le loro regole precise e una loro grammatica.
La seconda ragione è che l’uso tout court del digitale porta con sé molti fraintendimenti che raramente vengono presi in considerazione.
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