«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

martedì 4 agosto 2015

Suono da vedere e da toccare: per i sordi l’idea di una startup

Piccoli dispositivi inviano segnali visivi su smartphone e tablet, e vibrazioni su un braccialetto. Il progetto di un gruppo di studenti universitari italiani, già vincitore di programmi per nuove imprese
Lo squillo del telefono. Il suono del campanello. L’avviso del forno o di qualsiasi altro elettrodomestico. Segnali sonori diversi, ma con un elemento in comune: chi è sordo non li può sentire. Ci sono, certo, strumenti per risolvere la situazione. In questo panorama di proposte, ora è in fase di sviluppo un sistema che promette di distinguersi da quelli attualmente in commercio facendo da “orecchio” in maniera più pratica ed economica. Il tempo di rifinirlo, e poi sarà disponibile al pubblico.
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