Dopo un anno di lavoro, è in dirittura d’arrivo la Carta dei diritti di Internet, voluta dalla Presidente della Camera Laura Boldrini, per la tutela e la sicurezza di chi viaggia in rete.
Stavolta l’Italia ha anticipato i partner europei. Proprio come era accaduto nel 2013 quando il nostro paese decise di aggiornare la normativa sull’accessibilità e l’usabilità dei siti e delle applicazioni internet, adeguandoli all’evoluzione tecnologica, al web 2.0 e ai requisiti internazionali. Ma far applicare le leggi è tutt’altra cosa: il divario tra la teoria e la pratica resta tutt’oggi troppo ampio.
Secondo gli ultimi dati disponili, nel nostro Paese tra i siti web istituzionali solo il 5% è accessibile.
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