«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

mercoledì 12 ottobre 2016

I difficili diritti civili degli alunni con handicap nella scuola italiana

In Italia si parla da anni di un modello di inclusione scolastica per disabili che ci invidia tutto il mondo. Questo anno scolastico è iniziato pessimamente dal punto di vista istituzionale, ma alcuni segnali fanno sperare che per lo meno negli animi migliori il concetto dei diritti civili degli alunni con handicap è ben radicato.
E’ il caso della scuola superiore Salvemini di Casalecchio di Reno. 18 gli insegnanti di sostegno assegnati a settembre, 18 i certificati di malattia presentati sin dai primi giorni. Si è mossa una macchina di volontariato che ha coinvolto principalmente gli insegnanti per non far rimanere a casa i ragazzi. “La Fondazione Carispezia” ha stanziato 50 mila euro da distribuire tra i vari istituti scolastici comprensivi dello Spezzino per pagare gli educatori che si occuperanno dei studenti disabili a cui non è ancora stato assegnato un insegnante di sostegno. A Roma nelle scuole elementari del III municipio è stata organizzata una protesta sotto lo slogan “Se esce uno, escono tutti. Tutti i ragazzi in accordo con i genitori sono usciti in anticipo assieme ai loro compagni disabili che erano costretti a un’uscita anticipata di due ore perché mancavano gli insegnanti di sostegno. E’ la prima volta che si osserva un gesto così clamoroso e splendido, un esempio per cui il bullismo tollerato e diffuso ha avuto un primo brutto colpo.
Di Gianluca Nicoletti su http://www.lastampa.it/
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