In Italia si parla da anni di un modello di inclusione scolastica per disabili che ci invidia tutto il mondo. Questo anno scolastico è iniziato pessimamente dal punto di vista istituzionale, ma alcuni segnali fanno sperare che per lo meno negli animi migliori il concetto dei diritti civili degli alunni con handicap è ben radicato.
E’ il caso della scuola superiore Salvemini di Casalecchio di Reno. 18 gli insegnanti di sostegno assegnati a settembre, 18 i certificati di malattia presentati sin dai primi giorni. Si è mossa una macchina di volontariato che ha coinvolto principalmente gli insegnanti per non far rimanere a casa i ragazzi. “La Fondazione Carispezia” ha stanziato 50 mila euro da distribuire tra i vari istituti scolastici comprensivi dello Spezzino per pagare gli educatori che si occuperanno dei studenti disabili a cui non è ancora stato assegnato un insegnante di sostegno. A Roma nelle scuole elementari del III municipio è stata organizzata una protesta sotto lo slogan “Se esce uno, escono tutti. Tutti i ragazzi in accordo con i genitori sono usciti in anticipo assieme ai loro compagni disabili che erano costretti a un’uscita anticipata di due ore perché mancavano gli insegnanti di sostegno. E’ la prima volta che si osserva un gesto così clamoroso e splendido, un esempio per cui il bullismo tollerato e diffuso ha avuto un primo brutto colpo.
Di Gianluca Nicoletti su http://www.lastampa.it/
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