La filiera della carta ha chiesto più tempo. Posizione sostenuta anche in alcuni emendamenti bipartisan, ma al momento il MIUR tace.
Questa settimana la Commissione Industria del Senato continuerà a occuparsi degli emendamenti al Decreto Crescita 2.0. Alcuni punti fermi sono già stati fissati nei vari incontri tra governo e relatori, specie sull’Agenda digitale.
Restano, però, da sciogliere le riserve sull’articolo 11 del decreto, secondo il quale “Il collegio dei docenti adotta per l’anno scolastico 2013-2014 e successivi, esclusivamente libri nella versione digitale o mista, costituita da un testo in formato digitale o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto.
Per le scuole del primo ciclo detto obbligo decorre dall’anno scolastico 2014-2015”.
Si tratta di un grosso cambiamento da realizzare anche in tempi molto ristretti, sul quale pesa anche la differenza delle aliquote Iva applicate ai libri digitali (21%) e di carta (4%), che vale ovviamente pure per i testi scolastici, secondo quanto prevedono le norme Ue.
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