«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

giovedì 4 settembre 2014

Banda larga sempre più diffusa e importante per l’economia. Ma l’Italia arranca

Crescono importanza e diffusione della banda larga mobile in tutto il mondo. Secondo un recente rapporto Ericsson, gli abbonamenti wireless sono ormai 2,4 miliardi in tutto il mondo, con una crescita del 35% rispetto all’anno scorso. A fare da traino è soprattutto la Cina, con 12 milioni di nuove sottoscrizioni e una penetrazione del 90%, ma si registrano aumenti consistenti anche in Russia, Indonesia e India.  
Di conseguenza, cresce anche il traffico dati, alimentato dalla sempre maggiore capillarità di tablet e smartphone: la società svedese prevede che il numero di quest’ultimi supererà, entro il 2016, quello dei “basic phones”, i vecchi apparecchi che servivano solo per telefonare. In questo campo, quello dell’accesso in mobilità, l’Italia non sfigura: stando a un altro rapporto, il Digital Scoreboard diffuso a giugno dalla Commissione Europea, il tasso di sottoscrizioni nel nostro paese si collocherebbe attorno al 66%, quattro punti in più rispetto alla media europea.
Il vero nodo da sciogliere, dove l’Italia arranca ormai da tempo, è quello del collegamento a banda larga fissa. Qui le prestazioni del nostro Paese sono di gran lunga inferiori a quelle del resto d’Europa e di scarso rilievo anche a livello globale. La velocità media di download casalingo – 8,51 Mb al secondo – secondo una classifica del sito specializzato Netindex.com, si colloca al novantottesimo posto al mondo. Quella di upload al centocinquantasettesimo.
- continua la lettura su http://www.lastampa.it/

Nessun commento: