47mila insegnanti di sostegno su 150 mila saranno chiamati «in deroga» a settembre dopo gli immancabili ricorsi delle famiglie. Un maccanismo levantino e bizzarro ma in grado di evolversi e proliferare solo in Italia.
A riportare l’allarme lanciato dall’Osservatorio dei diritti della scuola è Il Corriere della Sera. In pratica si tratta di almeno 30 mila insegnanti di sostegno che vengono chiamati, su imposizione dei Tar, perché ai disabili non vengono assegnate tutte le ore di sostegno necessarie allo sviluppo e all’educazione del bambino/ragazzo e così dalle 9 ore concesse inizialmente si deve passare a 18, da una «mezza» cattedra ad una intera, con un esborso stimato, precisa Il Corriere, sulle casse dello Stato di 300 milioni di euro.
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