Nel film “Avatar: La via dell’Acqua”, i Na’vi del clan della barriera corallina Metkayina trascorrono molto tempo sott’acqua, senza risalire in superficie a prendere fiato: per poter comunicare tra loro senza dover emergere, i membri del clan usano la Lingua dei Segni Na’vi (ad esempio, nella scena dell’arrivo dei Tulkun).
La particolare Lingua dei Segni “aliena” utilizzata nel film è stata creata dall’attore, produttore, regista e scrittore Sordo C.J. Jones (https://www.youtube.com/watch?v=WvsGuklGdzY), conosciuto anche per aver diretto alcuni episodi della serie “Once Upon a Sign”, dove celebri fiabe sono raccontate in American Sign Language. L’uso di una Lingua dei Segni, da parte dei Na’vi, per comunicare sott’acqua è interessante, perché mostra che proporre anche agli udenti di studiare una lingua che usa il canale visivo-gestuale permette di far loro scoprire una lingua non solo ricca e bellissima, ma utile in molte situazioni, nelle quali la voce diventa inutile e superflua
(Carmen Ceschel, Claudia Casale, Marco Tullio Casale e Italo Augusto Casale, www.ebisuride.it)
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