«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

mercoledì 29 gennaio 2025

Per i ciechi del Togo

Ciao a tutte e a tutti,

da sempre sostengo questa Associazione.

Magari pure voi... 

Scrive il collega Flavio Fogarolo

Sono in partenza per il Togo.

L’anno scorso purtroppo il mio solito viaggio in ottobre è saltato perché il nostro principale collaboratore in loco, Moïse Tchapo, era in ospedale, gravemente ferito dopo un incidente stradale, ed è deceduto il 23 ottobre. Il mio viaggio assume quest’anno un’importanza particolare perché devo cercare di riorganizzare i servizi senza di lui, cosa per nulla facile.

In due settimane girerò per tutto il Togo perché abbiamo attività per i ciechi in 5 città diverse, da sud fino all’estremo nord. Guardando la cartina, il Togo sembra un piccolo paese ma in realtà è l’Africa che è grande: per andare dalla capitale Lomé, dove si arriva con l’aereo, fino a Dapaong, vicino al Burkina Faso, ci vogliono almeno 10 ore di macchina, se tutto va bene.

Qui i ciechi sono davvero tanti.

Noi aiutiamo 5 scuole speciali della primaria e sosteniamo in vario modo diverse decine di studenti delle superiori che frequentano delle scuole comuni, in inclusione quindi, ma senza nessun insegnante di sostegno. C’è solo una persona per ogni liceo, che loro chiamano encadreur, che prepara le verifiche in braille per tutti gli alunni ciechi della scuola (mediamente una quindicina) e decodifica poi il compito per l’insegnante della materia. Ma in classe gli studenti sono da soli.

Sono autonomi nel loro lavoro, molto impegnati e quasi tutti ce la fanno, alcuni anche molto bene. In Togo, come in molti paesi africani, le pagelle non riportano solo i voti nelle varie materie ma anche l’ordine in cui l’alunno si posiziona nella classe: primo, secondo, terzo ecc. Mi è successo più volte, in questi anni, di trovare ragazzi ciechi che risultavano formalmente i primi della classe! La loro pagella dice chiaramente che loro, che non vedono la lavagna, che hanno solo pochissimi libri in braille, che non hanno insegnante di sostegno… hanno i voti più alti di tutti.

L’ultima pagella di questo tipo mi è arrivata qualche giorno fa e la trovate qui sotto. È di un ragazzo cieco del penultimo anno di liceo, di nome Kpatchine, che, con una media di 16,1 ventesimi, risulta ufficialmente il primo della classe (Rang: 1er).

In generale la scuola in Togo è molto selettiva ma c’è un lato positivo. I titoli di studio hanno un valore molto più alto che da noi e, in un paese in cui i ciechi non hanno né pensione né altro, un diploma o una laurea possono davvero cambiare la loro vita.

Per questo vorrebbero quasi tutti continuare a studiare anche dopo il liceo, ma la stragrande maggioranza proviene da famiglie poverissime, che non potrebbero mai sostenere le spese di iscrizione e di alloggio nella grande città dove c’è l’università. E qui interveniamo noi con circa 60 borse di studio, tra liceo e università, pagando le tasse di iscrizione, fornendo libri braille e altro materiale di studio.

Poiché questo intervento, come dicevo, dura da tanti anni, sono decine e decine quelli che si sono diplomati e laureati con il nostro supporto. E per una piccola associazione come la nostra è un bel risultato.

Da persona di scuola, che si occupa da anni di inclusione, io sono molto attento ovviamente anche alla qualità dell’insegnamento e ho cercato in questi anni di fornire alle scuole per non vedenti materiale didattico più efficace e innovativo possibile: disegni a rilievo, carte geografiche accessibili, giochi tattili, audiolibri e altro. Cosa non semplice anche perché sono davvero tanti e anche solo dare a tutti gli strumenti indispensabili (tavolette, punteruoli, cubi per la matematica, bastoni bianchi per spostarsi…) rappresenta per noi un bel costo.

Attualmente ho a cuore in particolare l’accesso agli strumenti informatici, dai quali purtroppo i ciechi africani, togolesi compresi, sono rimasti finora quasi totalmente esclusi. Essi studiano come da noi qualche decennio fa: qualche raro libro in braille (impensabile averli tutti) e appunti presi a lezione con tavoletta e punteruolo. A parte qualche registratore e lettori MP3 per gli audiolibri, finora purtroppo non siamo riusciti a fornire altro, ma adesso credo ci siano le condizioni per cambiare qualcosa. Ed è questo uno degli obiettivi del mio prossimo viaggio.

Trovate qui altre informazioni generali.

https://www.grupposanfrancesco.org/i-nostri-interventi-in-togo/

Qui sul progetto dei computer:

https://www.grupposanfrancesco.org/2025/01/cerchiamo-computer-usati-per-i-ciechi-del-togo/

Qui su come aiutarci, perché tutto quello che facciamo è possibile solo grazie alle donazioni e a ricavi del 5x1000.

https://www.grupposanfrancesco.org/come-aiutarci/

Grazie, intanto, a chi mi ha letto fin qui.

Flavio Fogarolo

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