L’anno scolastico degli studenti disabili gravi rischia di terminare in forte anticipo. Entro fine mese, denuncia la Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), finiranno i fondi che i commissari delle soppresse Province hanno accantonato per pagare gli Assistenti educativi e della comunicazione (Aec) e il trasporto gratuito degli studenti delle superiori.
Dal 1° marzo, insomma, c’è il rischio reale che 60mila disabili gravi (il 30% del totale degli studenti con handicap, stando alle stime della stessa Fish), siano costretti a restare a casa. Con l’eliminazione delle Province, infatti, non è più stata assegnata la competenza relativa alla retribuzione degli Aec e alla loro distribuzione nelle scuole, prima in capo agli enti soppressi. Questa figura professionale è prevista in affiancamento agli insegnanti di sostegno per gli studenti con disabilità particolarmente gravi, che hanno difficoltà a spostarsi, mangiare e andare in bagno. Secondo l’ultimo rapporto Istat sull’inclusione scolastica dei disabili, il numero medio di ore prestate dagli Aec è di 10 alla settimana, con punte di 13 nella scuola primaria.
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