«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

mercoledì 5 agosto 2015

Sim-patia, l'alta tecnologia per disabili che crea lavoro

25 anni fa era una piccola residenza per persone con disabilità motoria acquisita. Oggi è un centro all’avanguardia nel “piegare” le tecnologie per restituire autonomia alla singola persona. Il segreto? Stampanti 3D, circuiti Arduino e un’impresa sociale...
La vecchia insegna del Simpaty è ancora lì, appesa alle pareti dell’ufficio. Da molti anni però la discoteca di Valmorea - 2.600 abitanti, due km dal confine con la Svizzera - ha chiuso i battenti e il Simpaty è diventato Sim-patia, un luogo dove persone con gravi disabilità motorie acquisite (per un incidente o per una malattia degenerativa) raccolgono le briciole della loro vita di prima e imparano a viverne una nuova, diversa. «Sim-patia non è una struttura, ma una realtà dinamica», spiega Gerolamo Saibene, presidente della cooperativa nata nel 1989. «C’è la residenza sanitaria, il centro diurno, il centro tecnologico, i servizi, ma l’idea fondamentale è che questo sia un luogo delle opportunità, dove cercare gli strumenti per andare avanti con la propria vita, da disabile a abile»
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