Buongiorno a tutte e a tutti,
si avvicinano gli scrutini e nei gruppi di discussione riprende quota la questione sul tipo di valutazione per le studentesse e gli studenti frequentanti le scuole di 2° grado, in particolare per quelli del 5° anno.
Per approfondire l'argomento consiglio di partire dalla lettura del testo
- Inclusione scolastica: domande e risposte. La normativa per genitori e insegnanti, di Flavio Fogarolo, Giancarlo Onger,
- https://www.erickson.it/it/inclusione-scolastica-domande-e-risposte
in particolare la
- QUARTA PARTE "Personalizzare la valutazione", la sezione dedicata a "La validità del titolo di studio"
Interessante la lettura del capitolo 8 delle
- Linee Guida allegate al Decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182, annullato dal TAR del Lazio, dal titolo
- 8. Interventi sul percorso curricolare, Il percorso di studi dello studente con disabilità e la validità del titolo
- https://www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/allegati/ALLEGATO%20B_LINEE%20GUIDA.pdf
Chiudo segnalando l'approfondimento sulla "Valutazione formativa ed equa" di cui leggiamo nel testo
- Il nuovo PEI su base ICF: guida alla compilazione, di Lucio Cottini, Claudia Munaro e Francesca Costa
- https://www.giuntiedu.it/product/il-nuovo-pei-su-base-icf-guida-alla-compilazione
"Molto opportuno appare anche il richiamo costante alla necessità di personalizzare le verifiche agendo sui parametri della facilitazione e della semplificazione, in modo da rendere il processo non solo adeguato e significativo per gli allievi con disabilità, ma anche equo.
Nel primo caso, quello della facilitazione, si richiama l’operazione che tende a rendere maggiormente accessibile la prova, con una scomposizione graduale delle difficoltà e una loro possibile attenuazione, senza però che le stesse siano eliminate in maniera consistente dal compito. In altri termini, in una prova di verifica facilitata non si agisce direttamente sulla difficoltà cognitiva della prova, se non in lieve misura, ma sugli elementi non cognitivi che potrebbero essere di ostacolo (modalità di presentazione con semplificazione del linguaggio, utilizzo di immagini e anticipatori visivi, prestazioni richieste con la modalità più pratica e in linea con le competenze dell’allievo, utilizzo di strumenti compensativi ecc.).
La semplificazione, invece, porta alla riduzione consistente o addirittura all’eliminazione dal compito di richieste che possono essere troppo onerose per l’allievo che si appresta a svolgere la verifica.
Se siamo nella scuola secondaria di Il grado, la facilitazione delle prove di verifica ci porta sul percorso che va dal prevedere le “stesse verifiche” a “verifiche equipollenti”, mentre la semplificazione ci indirizza verso le “verifiche non equipollenti”. Trattandosi di un continuum e non di condizioni discrete facilmente delineabili, saranno i docenti a definirne i confini in relazione ai singoli allievi."
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